A circa tre chilometri a est di San Marco in Lamis, sull’antica ‘Via Sacra Langobardorum’, si erge il convento francescano di San Matteo. È uno dei più antichi e rinomati santuari del Gargano. Attualmente convento francescano, fu fondato dai Benedettini col nome di San Giovanni in Lamis e così è ricordato nei molti documenti medievali. Non si conosce con esattezza la data della sua nascita. Si sa, tuttavia, che all’inizio del Millennio era già una realtà ecclesiastica e sociale importante; il suo vasto feudo, che a quell’epoca era già integralmente costituito, comprendeva, grosso modo, l’attuale territorio di San Giovanni Rotondo e quello di San Marco in Lamis, oltre a diverse pertinenze sparse qua e là per la Capitanata e la Puglia.
La sua fondazione sulle pendici del Monte Celano fu dovuta all’esigenza di accudire i pellegrini che dalla fine del sec. V incessantemente salivano al Gargano diretti alla Grotta dell’Arcangelo Michele a Monte Sant’Angelo. Fino a qualche decennio fa, infatti, i pellegrini che venivano a piedi provenienti dal Molise e dalle altre regioni settentrionali del versante adriatico usavano fermarsi a San Matteo per trascorrervi la notte o, almeno, per fare una breve tappa spirituale.
Il santuario nacque, quindi, come ospizio dei pellegrini, e come tale ha sostanzialmente continuato la sua funzione attraverso i secoli fino ai giorni nostri.
